Nome, cognome, ruolo. Ruanne Hanafy, consulente privacy e data protection (Associate presso ICT Legal Consulting).
Potresti condividere con noi le tappe principali che hanno segnato il tuo percorso fino a diventare professionista nel campo della protezione dei dati e delle nuove tecnologie (“settore”)? Sono cresciuta a Il Cairo, in Egitto, nel pieno della Primavera Araba, una rivoluzione fortemente influenzata dalle tecnologie digitali. Da piccola, mi chiedevo come milioni di egiziani fossero riusciti a organizzarsi per un obiettivo comune: si trattava di una rivoluzione digitale. Ricordo che a 12 anni circolavano messaggi e post su Facebook, accendendo quello che sarebbe diventato uno dei momenti più significativi della storia contemporanea del mio paese, un evento che ha inevitabilmente influenzato il mio percorso. Ho studiato Diritto Europeo all’Università di Maastricht e durante il mio percorso di laurea ho svolto un Erasmus presso l’Università di Torino, dove ho seguito un corso su Diritto e Tecnologia. Questo corso ha suscitato profondamente il mio interesse, specialmente pensando al potere della tecnologia, sia in positivo che in negativo. Penso al potere della rivoluzione egiziana del 2011, ma anche a quando tutti i segnali di telecomunicazione furono interrotti, e oggi, come l’attuale presidente El Sisi continui a reprimere i social media per prevenire un’altra rivolta. Queste riflessioni mi hanno portato a specializzarmi in questi argomenti, conseguendo un master avanzato in diritto e tecnologie digitali presso l’Università di Leiden. Dopo la laurea, ho capito di voler lavorare nella protezione della privacy e dei dati, ed è così che sono arrivata a ICT Legal Consulting e ho iniziato la mia carriera in questo settore.
Quali sfide pensi che le giovani professioniste debbano affrontare oggi nel settore, e come le hai superate e/o le stai superando? Come giovane professionista straniera in Italia, noto una mancanza di volontà politica di supportare i giovani. Penso che i giovani in generale abbiano maggiori difficoltà ad entrare nel mercato del lavoro e soffrano sia a causa della burocrazia sia per la loro mancanza di esperienza, creando un ambiente spesso più paternalistico che incoraggiante. Inoltre, nel settore della protezione dei dati, i giovani devono affrontare diverse sfide, tra cui la rapidità con cui evolvono le normative e le tecnologie, nonché la necessità di dimostrare competenza e credibilità in un campo altamente specializzato. Questo richiede un aggiornamento costante delle conoscenze e un impegno continuo per mantenere alti standard professionali. Purtroppo, anche le opportunità di networking sono spesso limitate a causa dei costi alti degli eventi e della loro natura esclusiva. Molte aziende destinano budget solo per la partecipazione del management o delle posizioni senior, escludendo spesso i giovani professionisti. Questo potrebbe creare un circolo vizioso, in cui meno giovani riescono a inserirsi nel mercato, rendendo più difficile per loro dimostrare le proprie capacità e presenza nel settore. Per superare queste sfide, nella mia esperienza personale, soprattutto come straniera, accedere inizialmente a questo settore è sembrato ancora più complicato. Anche se ho imparato l’italiano prima di trasferirmi in Italia, ho dovuto perfezionarlo per poter lavorare adeguatamente in una lingua che non è la mia. Questo inizialmente mi ha fatto sentire come se fosse una mancanza o una vulnerabilità. Invece, ho imparato a considerarlo un vantaggio, specialmente in un settore così internazionale. Ho capito che posso sfruttare la mia unicità e trovare nicchie o ‘gap’ di mercato che posso riempire. Questo è qualcosa che tutti i giovani possono fare, soprattutto in un settore in evoluzione dove può sembrare difficile stare al passo, ma invece ci sono anche tante opportunità e i giovani possono sempre offrire una nuova prospettiva. Inoltre, nonostante le evoluzioni e i rapidi sviluppi che possono, mi sono resa conto che è qualcosa che anche le generazioni più grandi devono superare, quindi le sfide, sebbene possano essere avvertite più fortemente dai giovani che hanno meno esperienza, sono comunque sfide che devono essere affrontate da tutti nel settore. Infine, per quanto riguarda la possibilità di fare networking, credo che i giovani possono esplorare diversi spazi, e non devono essere limitati a eventi specifici di grande riconoscimento. Per me, credo che un modo per superare queste sfide, è di costruire connessioni più solide, anche se in numero minore, che siano più preziose, e trovare persone affini che ci sostengano e valorizzino il nostro contributo.
Quali cambiamenti ti piacerebbe vedere nel settore per facilitare l’ingresso e il successo di altre giovani donne? Purtroppo, questa è ancora una questione culturale che trascende vari mercati, alcuni più di altri. Pertanto, il focus non è specifico per questo settore, ma riguarda in generale le donne nel mondo del lavoro. Allo stesso tempo, come persona che proviene da un paese dove molte donne lottano per ottenere anche i diritti e le libertà più basilari, che in Occidente sono completamente dati per scontati, esito e quasi mi sembra insensibile ed egoistico appropriarmi di una lotta che non è la mia. In particolare, come una persona privilegiata che è stata in grado di accedere a questo mercato e al mondo del lavoro in generale con relativa facilità (almeno in quanto donna), sento che questa domanda non è qualcosa a cui posso rispondere con tutto il cuor senza prendere in considerazione altre che affrontano vere difficoltà rispetto alla mia posizione. Tuttavia, questo non significa sminuire le lotte che altre donne possono affrontare in questo settore e oltre, anche in Occidente, e le difficoltà che potrei affrontare nel futuro e che per ora non ho ancora vissuto. Anche se consideriamo i privilegi e le nostre posizioni in Europa, non c’è dubbio che ci sia ancora molto da fare. Penso che dovrebbero esserci più incentivi per portare le giovani donne in determinati ambiti. Ad esempio, come persona che potrebbe aspirare a diventare madre un giorno, ci sono diversi ostacoli che le donne affrontano e che spesso non vengono percepiti. Alcune donne devono fare sacrifici semplicemente perché altrimenti il loro lavoro non sarebbe facile come lo è per gli uomini. Sarebbe importante implementare politiche di supporto che favoriscano l’equilibrio tra vita lavorativa e familiare, come la flessibilità degli orari e il lavoro a distanza. Questi cambiamenti potrebbero ridurre le barriere che molte donne incontrano nel conciliare carriera e famiglia. Infine, vorrei vedere un aumento delle iniziative di mentorship e networking specificamente indirizzate alle giovani donne. Avere accesso a modelli di ruolo femminili e a reti di supporto può fare una grande differenza nella loro crescita professionale e nel superare le sfide uniche che incontrano nel settore. Tuttavia, le donne non dovrebbero segregarsi. È importante anche che la percezione degli uomini cambi. Se le donne fanno cose solo per sé stesse, temo che questo possa influenzare solo la mentalità delle donne, ma non necessariamente permettere loro di inserirsi in un mondo dominato dagli uomini. I circoli di conforto potrebbero essere dannosi per l’obiettivo generale di raggiungere l’equità nel mercato e superare le sfide che le donne affrontano. Quindi, mentre è importante che le donne evidenzino tutte le sfide e supportino la creazione di soluzioni, soprattutto tra di loro, penso anche che gli uomini debbano essere coinvolti nella discussione affinché possano imparare, o piuttosto “disimparare” i loro pregiudizi.
Hai dei modelli o mentor femminili all’interno del settore? Se sì, in che modo hanno influenzato la tua carriera? Non credo di avere una singola persona che considererei un mentore o un modello, ma sicuramente apprezzo le opinioni e le esperienze di diverse donne. Nello specifico, le donne che ammiro in questo settore hanno avuto un impatto sulla mia carriera. Mi hanno insegnato l’importanza di essere sempre preparata e di comprendere che la resilienza, la pazienza e la costanza sono virtù fondamentali per avere successo. Hanno condiviso con me esperienze preziose e consigli pratici su come navigare nelle sfide professionali, dimostrando che è possibile eccellere nonostante le difficoltà. Mi hanno mostrato che il nostro lavoro deve parlare per noi e che l’integrità è importantissima per guadagnare rispetto e fiducia nel settore. Tuttavia, le donne che considero come modelli mi hanno insegnato che è essenziale sensibilizzare gli altri sui problemi che le donne affrontano, affinché questi possano essere riconosciuti e affrontati. Dalla mia esperienza personale, noto anche che molte donne tendono a non condividere apertamente i loro problemi e le loro difficoltà. Questo può essere dovuto al timore di essere percepite come deboli o meno professionali. Spesso succede anche a me, ed è per questo che stimo le donne che mi hanno anche mostrato l’importanza del supporto reciproco e che hanno creato reti di sostegno dove è possibile condividere esperienze e consigli, favorendo un ambiente più inclusivo e consapevole.
Quali strategie ritieni che le aziende dovrebbero adottare per valorizzare e promuovere i talenti femminili? Per valorizzare e promuovere i talenti femminili, le aziende dovrebbero adottare diverse strategie mirate. Innanzitutto, è fondamentale creare una cultura aziendale inclusiva che valorizzi la diversità e l’inclusione. Questo significa promuovere attivamente l’uguaglianza di genere e garantire che tutte le voci siano ascoltate e rispettate. Le aziende dovrebberoimplementare programmi di formazione sulla diversità e l’inclusione per sensibilizzare i dipendenti su questi temi e creare un ambiente di lavoro più accogliente e supportivo. Inoltre, le aziende devono offrire soluzioni concrete per incentivare le donne nella forza lavoro. Questo include orari di lavoro flessibili e opzioni di lavoro a distanza, che possono aiutare le donne a conciliare meglio la vita lavorativa con quella familiare. È importante anche che gli spazi di lavoro siano progettati tenendo conto delle esigenze specifiche delle donne, garantendo che l’architettura e il design degli uffici siano inclusivi e accoglienti per tutti. Infine, le aziende dovrebbero creare opportunità per le donne di fare networking, di parlare e di interagire all’interno del settore. Organizzare eventi di networking, workshop e conferenze in cui le donne possano condividere le loro esperienze e imparare le une dalle altre può essere molto utile. Queste strategie non solo aiutano a valorizzare i talenti femminili, ma contribuiscono anche a creare un ambiente di lavoro più equilibrato e produttivo.
Qual è stato il momento più gratificante della tua carriera finora e come ha influenzato i tuoi obiettivi futuri? Onestamente, il momento più gratificante della mia carriera finora è stato quando ho parlato in un panel dove ho discusso le questioni relative alla privacy e alla protezione dei dati con riguardo al loro impatto sul genocidio in Palestina. La ricerca che ho condotto e l’impatto emotivo di questo panel hanno sicuramente influenzato i miei obiettivi futuri. Questo evento ha sottolineato l’importanza di trovarmi in un ambiente in cui posso contribuire in qualche modo a un cambiamento sociale positivo e su come in questo settore possiamo utilizzare la protezione dei dati e la privacy per promuovere la giustizia sociale e i diritti umani. Mi ha fatto capire quanto sia importante lavorare in un ambiente che supporti anche iniziative che mirano a usare la tecnologia e le informazioni per migliorare la società. Mi ha ispirato a voler fare di più per assicurare che la mia carriera non sia solo un mezzo per guadagnarmi da vivere, ma anche un’opportunità per fare la differenza e sostenere cause importanti e in generale, usare sempre le mie conoscenze per il bene.
Quali risorse o iniziative consiglieresti a quelle che stanno iniziando la loro carriera in questo settore? Per le giovani professioniste che stanno iniziando la loro carriera nel settore, è fondamentale mantenersi costantemente aggiornate sugli sviluppi normativi. Consiglio di seguire blog specializzati, leggere articoli accademici e iscriversi a newsletter per rimanere informate sulle ultime novità. Partecipare a corsi di formazione continua e a seminari online può aiutare anche a comprendere meglio le nuove normative e a sviluppare competenze aggiornate. Oltre a rimanere aggiornate, partecipare a eventi di networking è cruciale. Questi eventi offrono l’opportunità di incontrare persone con interessi e valori simili, scambiare idee e costruire una rete di contatti professionali. Partecipare a conferenze, seminari e meetup specifici per il settore permette di apprendere dalle esperienze degli altri e di rimanere aggiornate sulle ultime tendenze e innovazioni. Le piattaforme online, come i gruppi di LinkedIn o i forum dedicati, possono essere ottimi luoghi per incontrare e interagire con altri professionisti del settore. Infine, cercare mentor e modelli di ruolo all’interno del settore / nel proprio lavoro può fare una grande differenza. Avere qualcuno con esperienza che possa offrire consigli e guida può essere di grande aiuto nel navigare le sfide della carriera.
C’è un consiglio pratico o una lezione che hai imparato e che ritieni essenziale per chi si affaccia ora nel settore? A causa della natura specializzata di questo lavoro, può essere spesso intimidatorio trovarsi circondati da persone con più esperienza, specialmente all’inizio della carriera. Tuttavia, oltre a rimanere aggiornati proprio sui contenuti, è altrettanto importante lavorare in un ambiente sicuro e salutare. Il potere di un ambiente di lavoro sano è spesso sottovalutato, e i giovani dovrebbero assicurarsi di lavorare in un contesto che li incoraggi, e non siano criticati per aver sollevato prospettive diverse o per aver posto domande che possono sembrare ovvie agli altri. È essenziale non lasciarsi mai sopraffare. Ricordare sempre che, alla fine, è solo lavoro. Non bisogna permettere a nessuno di calpestare o sminuire. Alla fine, sono i colleghi e l’ambiente che rendono il lavoro una cosa bella o il contrario, quindi bisogna circondarsi di persone positive che sostengono e aiutano a crescere. Evitando ambienti di lavoro tossici può fare una grande differenza nella carriera, nel benessere personale e nella vita in generale (anche per chi ci circonda). Infine, un altro consiglio essenziale è di non diventare come le persone che non si apprezzano. Mantenere la propria autenticità e i propri valori, lavorando con etica e rispetto, è fondamentale.