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Rising Privacy Stars – Intervista a Marzia Piscopo

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1. Nome, cognome, ruolo.

Marzia Piscopo, Data protection Senior Specialist presso Dedalus S.p.A. dove mi prendo cura di tutte le attività inerenti alla privacy e alla data protection in varie countries sia europee che extra-europee in cui siamo presenti con le nostre affiliate. La bellezza del mio lavoro risiede nella possibilità di variare su vaste aree geografiche, normative e culturali molto diverse le une dalle altre, ad esempio viaggiando dall’India sino al Brasile. Tra le altre mansioni, mi occupo, inoltre, di contrattualistica a livello di Gruppo, di fornire consulenza e supporto ai colleghi delle altre funzioni, di svolgere attività di formazione per i diversi dipartimenti, di seguire i vari progetti di privacy compliance nonché di supportare nell’assessment e nella compliance dei vari tool utilizzati a livello di Gruppo.

2. Potresti condividere con noi le tappe principali che hanno segnato il tuo percorso fino a diventare professionista nel campo della protezione dei dati e delle nuove tecnologie (“settore”)?

Mi sono laureata in Giurisprudenza nel 2019 con una tesi comparatistica ed interdisciplinare dal titolo “Criticità e risvolti della traduzione giuridica nel panorama multilinguistico europeo”, dove il diritto comparato viene analizzato come possibile strumento per la creazione di un linguaggio giuridico comune europeo.

Subito dopo la laurea, ho iniziato a lavorare presso la Procura della Repubblica di Pisa inserita nell’Ufficio esecuzioni penali dove mi occupavo di mettere in esecuzione le condanne divenute ormai definitive, di scrivere atti relativi a cumuli di pene, applicazione di misure di sicurezza, scarcerazioni. 

Quasi al termine della mia esperienza in Procura, ho proseguito il mio percorso di formazione post-laurea con un Master di II livello in “Internet Ecosystem: Governance e Diritti” presso l’Università di Pisa. È stata un’esperienza chiave, è stato amore “a prima vista” con la privacy e la data protection ed è grazie a questo Master che ho capito quale sarebbe stato il mio percorso di vita professionale. Inoltre, ho avuto l’onore ed il piacere di conoscere la professoressa Dianora Poletti che ricordo con grande affetto. 

Durante la frequentazione del Master, ho iniziato il mio percorso lavorativo in Dedalus riuscendo dunque a conciliare passione ed amore per la materia con il lavoro. Ho terminato il Master con una tesi dal titolo “L’impatto innovativo del Regolamento generale per la protezione dei dati personali tra principi ed obblighi”, focalizzandomi principalmente su privacy by design e by default, il principio di accountability e le attività di audit, supportata ed affiancata dalla professoressa Fernanda Faini.

Poiché ritengo che non esista un limite alla conoscenza ed al migliorarsi e crescere costantemente, ho continuato il mio percorso di formazione frequentando il corso “Maestro della protezione dei dati e data protection designer” organizzato dall’Academy dell’Istituto privacy italiano. Ho superato l’esame finale con conseguente iscrizione all’Albo.

L’ultimo corso di formazione frequentato è relativo al diritto americano (US – Privacy sector) per approfondire le peculiarità normative di tale legislazione, affascinante per il suo essere frammentata in relazione ai vari Stati, con una recente spinta all’armonizzazione tramite una proposta di legge federale.

3. Quali sfide pensi che le giovani professioniste debbano affrontare oggi nel settore, e come le hai superate e/o le stai superando?

Mi ritengo molto fortunata poiché in tutto il mio percorso lavorativo sono sempre stata circondata da professioniste estremamente competenti che mi hanno sempre supportata nella mia crescita. Credo sia fondamentale ribaltare i paradigmi e prendere consapevolezza di sé. Il problema non sta nel genere, uomo o donna, ma nell’essere professionisti competenti. È la miscela di competenze professionali e soft skills che ci rendono professioniste valide in grado di superare i gap della società.

Credo che la mia azienda sia un esempio positivo in tal senso, sono molte le donne a capo di dipartimenti chiave, come ad esempio quello Data protection, HR, Marketing, Finance. Per una giovane professionista, questo è un messaggio estremamente positivo.

Ho di recente partecipato al Privacy Symposium a Venezia ed è stato molto bello vedere quante siano le nuove giovani professioniste del settore, in notevole aumento rispetto al passato.

Credo che le sfide principali che le giovani professioniste del settore debbano affrontare siano relative allo sviluppo delle proprie competenze, così da divenire forti in un settore in forte crescita. Credo sia fondamentale concentrarsi non sui limiti, ma sulle opportunità. Il pensiero positivo è fondamentale a mio parere. Se ci crediamo piccole e schiacciate dal mondo, resteremo piccole e schiacciate dal mondo.

4. Quali cambiamenti ti piacerebbe vedere nel settore per facilitare l’ingresso e il successo di altre giovani donne?

Credo sia fondamentale parlare di parità di genere in senso sostanziale, dove donne e uomini siano entrambi posti nelle stesse condizioni ed in grado di poter fare scelte di vita in serenità senza dover rinunciare obbligatoriamente ad una parte di sé, quale ad esempio la carriera professionale.

La percentuale di donne costrette ad abbandonare la carriera per costruire e seguire la famiglia è molto elevato e tale dato è preoccupante.

Un intervento del legislatore è auspicabile, ma anche la società dovrebbe far sentire la propria voce. Servirebbero, dunque, interventi di reale sostegno alla genitorialità, parificando ad esempio la durata dei congedi parentali, così come avviene in altri Paesi europei o interventi di supporto economico alle famiglie in relazione ad esempio agli asili nido, talvolta inaccessibili.

Per favorire poi il successo professionale, ritengo sia fondamentale investire sulla formazione che resta strumento chiave per acquisire nuove e più solide competenze.

5. Hai dei modelli o mentor femminili all’interno del settore? Se sì, in che modo hanno influenzato la tua carriera?

Il mio mentore e la mia guida è sicuramente il mio Group DPO, Selina Zipponi. Ha creduto in me sin dall’inizio e le sono profondamente grata. Mi ha aiutata e supportata nel potenziare i miei punti di forza e smussare e migliorare i punti deboli, guidandomi nel definire la professionista che voglio essere sia per me che per il team, per noi fondamentale. Se mi guardo indietro, mi rendo conto di quanto sia cambiata negli ultimi anni e di quanto sia felice di questi cambiamenti. 

6. Quali strategie ritieni che le aziende dovrebbero adottare per valorizzare e promuovere i talenti femminili?

Le competenze specifiche della materia sono fondamentali, ma altrettanto importanti sono le soft skills. Ad esempio, in base alla mia esperienza, posso sicuramente affermare che essere in grado di instaurare ottime relazioni interpersonali sia un’altra competenza chiave. Avendo poi modo di interagire con persone appartenenti a countries e culture differenti è anche importante sapersi relazionare rispettando il prossimo e le loro credenze e vedute. Una strategia vincente che le aziende dovrebbero adottare per valorizzare e promuovere i talenti è dunque a mio parere un percorso di crescita professionale a tutto tondo, con corsi specifici per lo sviluppo ed il potenziamento delle soft skills. 

7. Qual è stato il momento più gratificante della tua carriera finora e come ha influenzato i tuoi obiettivi futuri?

I momenti per me più gratificanti sono tutti legati alle persone incontrate nel percorso lavorativo che inizialmente erano ben lontane dal mondo privacy e data protection, ma in seguito hanno deciso di cambiare strada ed intraprendere questo percorso. È veramente gratificante e mi rende molto felice sapere di essere riuscita a “contagiare” così tanto alcune persone con la mia passione per la materia da averle trasformate in giovani esperte del settore. 

Sicuramente un altro momento fondamentale è rappresentato dall’ampliamento del mio piccolo international team con la gestione diretta di una risorsa a mio riporto, una nuova sfida gratificante ed entusiasmante. Questo cambiamento ha anche portato a degli obiettivi nuovi da raggiungere come, ad esempio, essere un punto di riferimento per lei ed essere in grado di farla crescere e guidarla così da renderla una professionista eccelsa.

8. Quali risorse o iniziative consiglieresti a quelle che stanno iniziando la loro carriera in questo settore?

Consiglierei loro di tenersi sempre aggiornate, soprattutto in un periodo storico come quello che stiamo vivendo con una grande proliferazione normativa. Consiglierei loro di partecipare a webinar, eventi e corsi specifici.

Fondamentale, inoltre, la conoscenza della lingua inglese. 

9. C’è un consiglio pratico o una lezione che hai imparato e che ritieni essenziale per chi si affaccia ora nel settore?

Siate appassionate, insaziabili di conoscenza, coraggiose e creative. Non pensate mai che non ci sia il vostro spazio nel mondo, perché esiste, a volte è necessario solo del tempo per trovarlo.