- Nome, cognome, ruolo.
Cristina Rabazzi, avvocato cassazionista, esperta in diritto della Privacy, Cyber-security e AI.
2. Quali sono le supereroine a cui ti sei ispirata/ a cui ti ispiri?
L’eroina che vedo come fonte di ispirazione è Giovanna d’Arco. La sua figura è stata fonte di ispirazione per molte donne, poiché ha sfidato i pregiudizi del suo tempo e ha dimostrato che le donne possono essere leader e combattenti coraggiose. Inoltre, la sua dedizione alla causa ha ispirato a seguire i loro sogni e a lottare per ciò in cui credono. È un esempio di coraggio e determinazione, e la sua figura può essere vista come fonte di ispirazione per le donne moderne che cercano di realizzare i loro sogni e di superare gli ostacoli che incontrano nel loro cammino.
3. Puoi raccontarci la tua esperienza come donna nel settore della protezione dei dati e delle nuove tecnologie (di seguito “settore”)?
Sin dall’inizio della mia attività di avvocato, come anche in quella di professionista nel settore della protezione dei dati e delle nuove tecnologie, si è trattato di un’esperienza molto positiva, vivendo in ambienti dove le donne erano in maggioranza, non solo per la gestione organizzativa, ma anche per la conduzione operativa di tutte le attività. Nonostante nel mio percorso mi sia trovata a dover affrontare diverse sfide, posso dire di aver avuto l’opportunità di lavorare con colleghi di talento e di collaborare con professionisti e professori di alto livello, senza particolari pregiudizi, ma trovando spazio per potermi esprimere e crescere. Vedo che questo settore è molto dinamico e in continua evoluzione, il che lo rende molto interessante e stimolante. All’inizio di questa esperienza, c’erano molte sfide da affrontare e non solo legate al genere, ma dovute anche alla materia in sé, perché nel pieno del suo sviluppo, soprattutto normativo, e quindi non ancora sentita e diffusa.
4. Come vedi il ruolo delle donne nel settore?
Ho visto nel corso degli anni che nelle realtà societarie ed industriali con cui lavoro, con strutture più o meno complesse, la presenza delle donne è diventata sempre più importante, anche in posizioni apicali. Questo dimostra che il ruolo delle donne viene valorizzato e sentito come fondamentale. La diversità di genere porta a una maggiore creatività e innovazione, oltre che ad una necessaria pragmaticità, e le donne possono apportare un contributo unico in questo.
5. Qual è il valore della diversità nella leadership?
La diversità nella leadership può senz’altro portare ad una maggiore creatività, produttività e adattabilità. Le prospettive variegate portano ad avere una maggiore attenzione alle esigenze di varie categorie di soggetti e a soluzioni più complete, rispondendo meglio alle esigenze di un mercato sempre più diversificato.
6. Ritieni che ci sia una gender gap nel settore? Hai mai dovuto affrontare stereotipi di genere o pregiudizi durante il tuo lavoro?
Purtroppo, non si può negare che esiste ancora una gender gap nel settore, anche se per fortuna via via in progressiva diminuzione. Le donne sono sottorappresentate in molte posizioni di leadership e spesso affrontano stereotipi di genere e pregiudizi. Personalmente, ho affrontato diverse sfide durante la mia carriera, ma ho trovato che la perseveranza e la determinazione possono fare la differenza, nel superare gli ostacoli e nel rafforzare la volontà.
7. Come può l’empowerment femminile influenzare positivamente il settore?
L’empowerment femminile può influenzare positivamente il settore della protezione dei dati e delle nuove tecnologie, poiché porta a una maggiore diversità e inclusione. Le donne possono portare un contributo unico al settore, migliorando l’equilibrio di genere e incoraggiando la crescita delle competenze professionali.
8. Quali iniziative ritieni essere utili per aumentare la partecipazione delle donne nel settore? Pensi che la data protection e le nuove tecnologie possano essere utilizzate a questo fine?
Ci sono molte iniziative che possono essere utili per aumentare la partecipazione delle donne nel settore. Alcune di queste iniziative potrebbero includere programmi di mentoring, opportunità di formazione e sviluppo professionale, e politiche aziendali che promuovono la diversità e l’inclusione. La data protection e le nuove tecnologie possono essere utilizzate per supportare queste iniziative, ad esempio attraverso l’uso di strumenti di analisi dei dati per identificare le aree in cui le donne sono sottorappresentate.
9. Quali consigli daresti alle giovani donne che vogliono intraprendere una carriera nel settore?
Per le giovani donne interessate a una carriera nel settore tecnologico, il mio consiglio è quello di perseguire la propria passione, cercare opportunità di apprendimento, e non aver paura di sfidare lo status quo. La determinazione e la fiducia nelle proprie capacità sono fondamentali per superare le sfide e raggiungere il successo. La partecipazione attiva in comunità e reti professionali, anche di supporto tra le donne operanti nel settore, può essere altrettanto importante.