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Leading Voices – Intervista a Ilenia Alagna

  • 5 min read
  1. Nome, cognome, ruolo.

    Ilenia Alagna, Avvocato e data protection specialist

    2. Quali sono le supereroine a cui ti sei ispirata/ a cui ti ispiri?

    Una è sicuramente Emilie Gourd la cui vita è stata interamente segnata dalla lotta per la parità sociale, politica ed economica delle donne. La stessa Gourd, infatti, credeva che senza l’emancipazione delle donne, il concetto di democrazia sarebbe soltanto ipocrisia e menzogna.
    Un’altra supereroina che prendo ad esempio è la signora delle scienze Rita Levi Montalcini che ha sempre creduto nel ruolo delle donne, nella loro intelligenza e nel loro potere di cambiare il mondo  ritenendo che esse sono la colonna vertebrale della società nonostante il fatto che hanno sempre dovuto lottare doppiamente. Hanno sempre dovuto portare due pesi, quello privato e quello sociale.

    3. Puoi raccontarci la tua esperienza come donna nel settore della protezione dei dati e delle nuove tecnologie (di seguito “settore”)?

    Mi occupo di privacy e diritto delle nuove tecnologie da molti anni e ho visto il mercato crescere sempre più e innovarsi grazie alle numerose regolazioni normative in questi ambiti. Seguo vari clienti appartenenti a settori diversi quali automotive, luxury, finance, health ecc. ed hanno tutti un fattore comune: grazie alla privacy e al GDPR molte attività interne sono divenute pragmatiche facendo sì che gli attori aziendali conoscano più a fondo la loro realtà aziendale. Un esempio tra tutti il disegno del modello organizzativo privacy e la creazione del registro dei trattamenti in cui le varie funzioni aziendali sono chiamate a mappare e ad aggiornare i loro processi e i trattamenti sui dati personali.


    4. Come vedi il ruolo delle donne nel settore?

    Le donne impegnate in questo settore sono sicuramente in aumento. Ho molte colleghe che si occupano di tali tematiche con passione e sono un punto di riferimento in azienda; il loro ruolo è, infatti, riconosciuto in termini di crescita professionale e progressione di carriera.

    5. Qual è il valore della diversità nella leadership?

    Un aumento della diversità è necessario per conseguire il successo in termini di crescita. Le realtà con un maggior tasso di inclusività e diversità sono più efficaci nell’affermarsi in nuovi mercati e hanno una migliore capacità di adattarsi ai cambiamenti che la nostra società sta attraversando.
    Per questa ragione valorizzare la diversità è fondamentale, e il cambiamento può e deve partire dalle posizioni manageriali, che sono chiamati ad assumere uno stile di leadership sempre più inclusivo.
    Per operare in questa direzione, è importante che i manager presentino caratteristiche quali la “capacità di valorizzare il talento”: come ogni leader, anche chi guida gruppi compositi deve essere in grado di mettere ciascuno dei suoi collaboratori in condizione di esprimere al meglio le sue caratteristiche personali e le sue capacità. Un’altra caratteristica è quella della “versatilità” : il successo di un leader inclusivo dipende anche dalla sua capacità di integrare tra loro punti di vista differenti, interpretandoli in chiave creativa e mettendo in luce i punti in comune tra approcci e visioni del mondo apparentemente distanti  tra loro.
    Un leader inclusivo deve, inoltre, essere in grado di gestire con intelligenza i cambiamenti in atto, individuando strade efficaci per rispondere alle esigenze e alle richieste dei mercati in cui la sua azienda opera e di quelli in cui potrebbe espandersi.

    6. Ritieni che ci sia una gender gap nel settore? Hai mai dovuto affrontare stereotipi di genere o pregiudizi durante il tuo lavoro?

    Lavorando in aziende molto strutturate non ho dovuto affrontare, pregiudizi o stereotipi di genere durante la mia attività. Nella mia esperienza ho visto il ruolo delle donne essere apprezzato e riconosciuto sempre più per cui non ritengo che ci sia un vendere gap in tale settore.


    7. Come può l’empowerment femminile influenzare positivamente il settore?

    Noto con piacere che le colleghe donne hanno una marcia in più, portano un valore aggiunto e una conoscenza più approfondita delle tematiche privacy sia grazie alla loro passione sul campo sia grazie alla esperienza in diversi mercati aziendali avendo lavorato per parecchio tempo all’estero.

    8. Quali iniziative ritieni essere utili per aumentare la partecipazione delle donne nel settore? Pensi che la data protection e le nuove tecnologie possano essere utilizzate a questo fine?


    Per aumentare la partecipazione delle donne del settore si potrebbero organizzare corsi di formazione specializzanti, organizzati da donne che operano nel settore oltre che dei periodi di stage in azienda.

    9. Quali consigli daresti alle giovani donne che vogliono intraprendere una carriera nel settore?

    Il diritto delle nuove tecnologie e di internet racchiude all’interno una serie di temi e progetti innovativi come ad esempio l’utilizzo dell’intelligenza artificiale, IoT, Big data ecc. Per intraprendere una carriera nel settore occorre avere innanzitutto una passione per tali
    temi. Il mio consiglio è quello di studiare tali materie sin dall’università preferendo gli atenei che hanno come oggetto di studio l’informatica giuridica e il diritto del web. Inoltre seguire un master o un corso di formazione in questi temi, fare pratica presso società di consulenza o studi legali specializzati in questi settori può aprire sicuramente la strada verso tali tipologie di percorso.